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Valutazioni Epidemiologiche sulla diffusione del COVID 19

Questa Direzione Sanitaria, nella quale ho avuto l’onore di insediarmi nel Dicembre 2020, si è da subito attivata a garantire che tutto il personale sanitario e amministrativo fosse immunizzato mediante vaccinazione anti SARS-COV2.

Il Personale della Clinica che garantisce la funzionalità della struttura in tutta le sue articolazioni e organizzazioni (da sottoporre a immunizzazione) è composto da Personale Sanitario (Medici strutturati e libero-professionali, Infermieri e O.S.S.) nel n. di 102; Personale Amministrativo nel n. di 23 e Personale con contratti di collaborazione esterna e/o di consulenza nel n. di 42 per un totale di n. 167 unità.

Al fine di predisporre un piano vaccinale che differenziasse i soggetti risultati positivi al Covid rispetto ai Covid negativi, in prima istanza si è proceduto alla raccolta dei dati dei tamponi molecolari effettuati c/o la nostra struttura e analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Portici. Gli Operatori Sanitari e/o Amministrativi risultati positivi sono stati n. 28.

Di questi 6 hanno presentato un sintomatologia che andava dal semplice rialzo febbrile ai dolori muscolari, cefalea, spossatezza, tosse ecc. Il resto è stato asintomatico.

Orbene nel raccogliere l’adesione a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid si è differenziato e trascritto sul modulo di adesione la sintomatologia accusata. Questo in un contesto normativo che prevedeva comunque la doppia immunizzazione anche per i soggetti che erano stati positivi al Covid.

A gennaio 2021 è iniziata la somministrazione del vaccino Pfizer c/o il P.O. S.Leonardo di C.Mare di Stabia. Dopo la prima somministrazione si è rilevato che i soggetti che avevano avuto sintomi nella pregressa infezione Covid manifestavano una forte reattività al vaccino. La stessa reazione si è verificata anche, e in alcuni casi con maggiore intensità, dopo la seconda dose di vaccino. I sintomi riferiti furono rialzo febbrile (>38°) dolori profusi muscolari e articolari, reazione cutanee di tipo orticarioide, cefalea e spossatezza. A questo punto si è contattato il centro vaccinale per illustrare i sintomi riscontrati. Successivamente anche su indicazione del Ministero della Salute si è stabilito di somministrare una sola dose di vaccini a chi aveva contratto l’infezione da Covid 19.

Questi eventi lasciavano pensare che il vaccino somministrato ai soggetti che avevano contratto l’infezione fungesse da booster determinando una maggiore reattività rispetto ai soggetti che non avevano contratto il Covid. Alla fine del percorso vaccinale delle 167 unità 150 sono state vaccinate con due dosi di vaccino Pfizer e 17 con una sola dose. Nell’ambito di una costante sorveglianza su tutto il personale sanitario, al fine di garantire sempre la massima sicurezza all’utenza, nel mese di marzo e successivamente di aprile 2021 abbiamo sottoposto al test molecolare alcuni operatori che riferivano di aver avuto contatto con soggetti risultati positivi e abbiamo riscontrato alcuni casi (3) di soggetti, che seppur già vaccinati, sono risultati positivi al tampone molecolare. I test molecolari tamponi eseguiti dall’Istituto Zooprofilattico sono stati successivamente sequenziati presso il CEINGE.

Il sequenziamento ha evidenziato che si trattasse di “variante Inglese”, variante che attualmente è quella più diffusa sul tutto il territorio italiano. I soggetti risultati positivi al tampone molecolare di cui uno solo pauci-sintomatico sono stati prontamente isolati in quarantena e riammessi in clinica solo dopo la negatività al test molecolare. L’allarme è scattato quando i soggetti hanno dichiarato alla Direzione Sanitaria che erano stati a contatto con soggetti francamente positivi al Covid. L’epidemiologia di questi casi lascia pensare, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che i soggetti vaccinati si siano reinfettati ma che (come da opinione scientifica diffusa) non abbiano sviluppato la malattia né presumibilmente siano stati a loro volta veicolo di infezione verso i loro contatti. Attualmente siamo in collegamento con l’ASL Napoli 3 SUD per sottoporre a vaccinazione altri operatori sanitari che sono entrati a far parte dell’organico della Clinica in tempi successivi.

Bisogna riconoscere che l’ASL Napoli 3 SUD si è dotata di una buona organizzazione per la somministrazione dei vaccini agli operatori sanitari ed amministrativi della Clinica ai quali è stato successivamente rilasciato l’attestato di vaccinazione. Questa particolare attenzione nella gestione delle vaccinazioni al personale tutto ha fatti sì che l’utenza della Clinica venisse accolta nella più assoluta sicurezza dal punto di vista di prevenzione sanitaria e soggiornasse nei nostri reparti con la serenità necessaria per garantire, in una situazione di stress emotivo, una regolare degenza. E’ altresì un obbligo morale (nonché di legge) per la Nostra Azienda garantire la massima sicurezza a tutto il Personale Sanitario.

a cura del Direttore Sanitario Dott. Maurizio Di Gennaro

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21 Lug 2021